Termine per regolarizzare il versamento della seconda o unica rata di acconto dovuta per il 2025, la cui scadenza era il 1.12.2025 (il 30.11.2025 cadeva di domenica).Gli acconti possono essere determinati:
con il criterio c.d. “metodo storico”, effettuando il calcolo utilizzando il riferimento dell’imposta dovuta per il 2024, al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta e delle ritenute d’acconto, risultante dalla dichiarazione dei redditi;
con il criterio c.d. “metodo previsionale”, utilizzando il riferimento dell’imposta dovuta per il 2025, tenendo conto dei redditi che presumibilmente saranno conseguiti in tale anno (e delle ritenute che saranno eventualmente operate), degli oneri deducibili e/o detraibili sostenuti e dei crediti d’imposta spettanti.
Ai sensi dell’art. 20 del DLgs. 13/2024, l’acconto delle imposte relative ai periodi oggetto di concordato preventivo biennale è calcolato secondo le regole ordinarie tenendo conto dei redditi concordati.
Per il primo periodo d’imposta di adesione al concordato:
se l’acconto è determinato con il metodo storico, è dovuta una maggiorazione pari al 10% per cento della differenza, se positiva, tra il reddito concordato e quello di impresa o di lavoro autonomo dichiarato per il periodo precedente, rettificato secondo le regole di determinazione proprie del concordato ex artt. 15 e 16 del DLgs. 13/2024;
se l’acconto è determinato sulla base del criterio previsionale, la seconda rata è calcolata come differenza tra l’acconto complessivamente dovuto in base al reddito concordato e quanto versato con la prima rata calcolata secondo le regole ordinarie.
Gli acconti vanno versati in due rate qualora l’importo della prima rata superi 103,00 euro: la prima rata era dovuta entro il termine del versamento a saldo relativo alla dichiarazione dei redditi per il 2024.